04/01/2025
Il crollo del tetto della chiesa dei Santi Sebastiano ed Atanasio, patroni di Rotorscio, non può non creare dolore in noi che abbiamo visto questi luoghi venir meno pian piano, impossibilitati ad agire contro un degrado più forte del singolo uomo e incombente da quasi duecento anni. La chiesa è solo un altro tassello del puzzle: a pochi anni fa risale infatti il crollo del tetto di una porzione del palazzo comitale, quella che fungeva da armeria del borgo.
Al periodo tra prima e seconda guerra mondiale risale la distruzione di un altra grande porzione del palazzo (quella attigua alla porta del castello, di cui abbiamo la fortuna di conservare una fotografia) e della chiesa della Madonna di Loreto (ove era conservata una statua della Vergine estratta direttamente dal tesoro della Santa Casa dal Vescovo Ignazio Stelluti Scala, rotorsciano per ovvie ragioni).
Un patrimonio distrutto, disperso e depredato.
Poco possiamo immaginare delle sontuose sale del castello, della oramai leggendaria imponenza della torre, delle nobili sepolture nella chiesa di Santa Maria, dell'importanza che questo borgo, raso quasi al suolo dall'ignoranza, potesse avere nella geopolitica marchigiana.
Eppure è proprio nei momenti difficili che la speranza rinasce, se non altro nella volontà di ricordare la grandezza che fu; unirsi per risanare una ferita antica. Perché TUTTI nutriamo la stessa speranza. ❤️
Francesco.
Nelle immagini che seguono:
- La mappa del Comune di Rotorscio (appodiato a Serra San Quirico) nel Catasto Gregoriano del 1830;
- Ciò che resta della vecchia sede comunale, già scuola elementare nel XX Secolo.